Le radiografie dal dentista sono sicure e non provocano il tumore, le conferme dal Ministero della Salute

Le radiografie dal dentista sono sicure e non provocano il tumore, le conferme dal Ministero della Salute

“Le notizie dei presunti danni alla salute per l’esposizione ai raggi durante le radiografie dal dentista sono una fake news”

A dirlo sono i dentisti ANDI a proposito di quanto pubblicato dalla stampa sul tema della presunta pericolosità delle radiografie da parte del dentista.

È corretto sensibilizzare i pazienti affinché richiedano che eventuali tomografie computerizzate (le cosiddette TAC) siano eseguite solo se necessario, spiegano i dentisti ANDI, ma questi esami vengono svolti in casi eccezionali, solo per preparare importanti interventi di riabilitazione e non come esami di routine.
Le normali “lastrine”, le piccole radiografie che il dentista esegue per verificare lo stato di salute di un singolo dente hanno una emissione di radiazione quasi inesistente, come rilevano anche le linee guida che il Ministero della Salute ha pubblicato di recente.

Rimane corretto evidenziare, fanno notare da ANDI, come l’esame radiografico debba essere eseguito solo quando necessario e non per ogni visita come molte pubblicità di centri odontoiatrici propongono per attirare l’attenzione di ignari cittadini.
Questo rappresenta un abuso del presidio diagnostico che dev’essere impedito, soprattutto se il paziente viene sottoposto all’esame senza una visita preliminare da parte di un dentista regolarmente abilitato, che ne giustifichi la prescrizione.
Sul fronte rischi per la salute, ANDI ricorda che gli apparecchi radiografici presenti negli studi sono controllati con cadenza biennale da tecnici specializzati, che confermano regolarmente che gli apparecchi per radiografie endorali e gli ortopantomografi oggi in uso emettono pochissime radiazioni e i presidi utilizzati negli studi sono assolutamente idonei a proteggere i pazienti.

L’esame radiografico viene eseguito seguendo i principi di giustificazione ed ottimizzazione previsti dalla legge 187/2000 ed effettuato con particolari accortezze, come ad esempio per le donne in gravidanza o i malati di tumore.
Se si viene a conoscenza di uso non necessario va assolutamente segnalato alle autorità competenti perché intervengano.

Fonte: Newsletter ANDI Marzo 2018