Oltre alla professionalità del dentista, la scelta dei materiali è determinante per avere trattamenti di qualità
Le prestazioni odontoiatriche non sono tutte uguali e, per non mettere a rischio la propria salute, è consigliabile rivolgersi ad un dentista che offre prestazioni di qualità.
A spiegare che non tutti i dentisti sono uguali e che la differenza sui materiali c’è e si può vedere, ci ha provato l’AIOP attraverso una conferenza stampa organizzata venerdì 12 Giugno al Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano.
Per farlo, AIOP ha cercato di spiegare la differenza, in una riabilitazione protesica, tra i vari materiali utilizzati e i rischi che possono derivare se ne vengono utilizzati di non conformi, pur sapendo che la prestazione clinica dipende “dalla professionalità del dentista, dalla sua capacità di individuare le indicazioni terapeutiche e le procedure corrette”, ha ricordato il presidente AIOP Fabio Carboncini, che ha aggiunto: “determinante è sempre la capacità del professionista, ma il prezzo può evidenziare possibili rischi“. “Una tariffa particolarmente alta non è sinonimo di qualità – ha spiegato Carboncini – ma una particolarmente bassa è certamente un indicatore di qualità scadente, soprattutto dei materiali utilizzati”.
Alessandro Pellizzari, giornalista di Starbene, Paolo Vigolo, presidente eletto AIOP, e Marco Valenti, presidente commissione scientifica, hanno illustrato le varie tipologie e caratteristiche di protesi odontoiatriche fisse e mobili.
“Dobbiamo fare capire – ha detto Carboncini – che ci sono molte soluzioni protesiche altrettanto efficaci a quelle implantari più sofisticate, con costi decisamente più contenuti ma clinicamente altrettanto valide. Invece di rischiare ed andare all’estero il consiglio per i cittadini è quello di rivolgersi ad un ottimo professionista italiano e farsi consigliare la soluzione più adatta“.
Chiarito e spiegato cosa sono e quali sono le protesi odontoiatriche, ed a cosa servono, si è cominciato a parlare delle criticità partendo proprio dai materiali e dall’inchiesta realizzata da AIOP sulle leghe ed i dispositivi fabbricati all’estero.
Visto che per il paziente è quasi impossibile capire se il materiale utilizzato è di qualità oppure pericoloso perché contenente Nickel, ad esempio come le corone intercettate da AIOP, il consiglio che l’Accademia dà ai cittadini è quello di chiedere al proprio dentista quali materiali intende utilizzare per realizzare il dispositivo protesico, farsi spiegare le eventuali differenze e richiedere al termine della cura la dichiarazione di conformità che il laboratorio odontotecnico, che ha fabbricato il dispositivo su indicazione del clinico, deve rilasciare al dentista (il dentista è obbligato a conservare tale documentazione per 10 anni oppure deve consegnarla al paziente).
“La qualità di una riabilitazione passa anche da chi la realizza”, spiega Giuseppe Lucente titolare di laboratorio odontotecnico e socio attivo AIOP.
Registrazione all’elenco dei fabbricanti, rispetto dei protocolli operativi, utilizzo di materiali marcati CE e consegna della dichiarazione di conformità, meglio se indicati i materiali utilizzati, gli obblighi previsti per il fabbricante a cui Lucente aggiunge: “serietà e professionalità del laboratorio”. Non si può offrire al paziente una protesi di qualità se il dentista si affida ad un laboratorio che pratica tariffe particolarmente basse”, ricorda.
Allergie ed intolleranze, oltre alla durata della riabilitazione protesica, sono le principali complicanze che materiali non conformi, o non adeguati, possono causare.
“Diagnosticare un’allergia o intolleranza è molto difficile; nel cavo orale ci sono materiali diversi ed anche situazioni cliniche diverse che possono favorire varie criticità. L’Odontoiatra deve saper ascoltare le eventuali problematiche riferite dal paziente, per esempio irritabilità delle mucose ma anche sintomi aspecifici, per individuare eventuali problematiche nate proprio dall’utilizzo di certi tipi di materiali”.
Fonte: Norberto Maccagno www.odontoiatria33.it